GALLOZZA Vincenzo
nato a Sassari 24 aprile 1947
deceduto a Sassari 9 giugno 2014
Patologia Asbesto-Correlata:
Mesotelioma fibroso maligno della pleura
Luogo di Esposizione all'Amianto:
Stabilimento petrolchimico di Porto Torres
Nota Biografica
Primo figlio di una famiglia numerosa, come tante all'epoca, all'età di 16 anni subisce la perdita del padre, evento che lo costringe ad abbandonare gli studi presso il conservatorio di Sassari.
Nell'agosto 1964 trova impiego presso il sito industriale di Porto Torres con la qualifica di saldatore tubista, mansione che prevede la manutenzione agli impianti industriali con l'impiego quotidiano di materiali in amianto.
Nel 1966 conosce la donna che sposerà tre anni dopo e che gli darà due figlie,
All'età di 30 anni circa scopre una delle sue grandi passioni:-la corsa.
Inizia così la sua carriera sportiva come corridore amatoriale e negli anni la sua grande capacità di resistenza alla fatica flsica lo porta a vincere molte gare e a ricevere molti premi, un atleta con "una marcia in più" dicevano, era difficile tenergli testa. I suoi allenamenti erano quotidiani, riusciva a percorrere circa 20 km al giorno e alla domanda: "ma come fai a percorrere tanti km dopo un'intera giornata al lavoro " lui rispondeva: "io mi riposo mentre corro”. Ed era vero.
Il 31 dicembre 2001 raggiunge gli anni necessari al pensionamento e finalmente può dedicare più tempo alla famiglia e ad un'altra sua grande passione: il giardinaggio. Amava profondamente la natura e soprattutto i fiori.
Tutto viene improvvisamente interrotto nel novembre del 2013 dai primi sintomi della malattia a soli 66 anni.
Sette mesi di calvario per lui e anche per noi, così impotenti davanti a tanta sofferenza fisica e psichica, incapaci di comprendere a pieno ciò che stava succedendo e incapaci anche di alleviare il dolore di un uomo improvvisamente fragile e malato, condizione che non conoscevamo e che non conosceva lui soprattutto che ha sempre goduto di ottima salute.
Il 9 giugno del 2014 il suo cuore cessa di battere.
Non ci sono parole per descrivere a pieno chi era, posso provare a dire che era un uomo di animo buono ma forte come una roccia, pieno di allegria e di energia positiva, era un uomo affidabile e sempre presente pronto ad aiutare chiunque anche se gli era estraneo.
Per concludere posso affermare che è indescrivibile il vuoto che ha lasciato la sua morte fisica dentro di noi.
Personalmente come figlia, mi ritengo molto fortunata di averlo conosciuto e vissuto, non posso fare a meno di ringraziarlo per tutto quello che mi ha insegnato e non smetterò mai di ricordare il suo grande sorriso.
Tiziana Gallozza.