Amianto, dipendenti pubblici e militari: l’insostenibile disparità di trattamento.
di Roberto Riverso, Giudice del Lavoro presso il Tribunale di Ravenna
Alghero 19 aprile 2013, relazione approntata per il convegno “Quale giustizia per gli esposti e le vittime dell’amianto?” organizzato da AFeVA Sardegna in occasione della GIORNATA MONDIALE DELLE VITTIME DELL’AMIANTO.
E’ noto che l’applicazione della normativa sui c.d. benefici previdenziali amianto sia divenuta una sorta di museo dell’assurdità, all’interno del quale si fa fatica a capire quando finisca l’ignoranza e dove inizi il dolo.
Ciononostante era lo stesso difficile da immaginare che l’ordinamento potesse trattare in modo ottusamente sordo persino dipendenti pubblici ed organi dello Stato, come i militari, alla massa dei quali non disdegna trattamenti discriminatori nell’accesso ai benefici regolati dai commi 7 ed 8 dell’art.13 della legge 257/1992 (e succ. mod.).
Vero è che in questa materia quando uno pensa di aver già abbondantemente toccato il fondo, scopre che esiste un ulteriore fondo fatto di formalismo burocratico, disinteresse per il prossimo e per la giustizia.
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